VIAREGGIO. “A voi politici, rappresentanti di categorie economiche e cittadini che apprezzate la solerzia e la determinazione con la quale la Guardia Costiera è intervenuta sul litorale versiliese per combattere col pugno duro il commercio abusivo da parte di giovani uomini e donne extracomunitari, ci sentiamo, con un profondo disagio e altrattanta rabbia, di rivolgervi alcune domande”. Lo scrive in una nota la sezione versiliese del Partito dei Comunisti Italiani.

“Come potete far finta di niente di fronte a chi evade le tasse, eccettare leggi che depenalizzano il falso in bilancio, girare la testa di fronte a chi guadagna sfruttando i propri simili, con lavoro sottopagato, senza tutele, in nero, nel proprio e in altri paesi, ed essere invece così inflessibili e forti con persone disperate e senza alternative?

“Come fate a non provare profondo dolore quando leggete che giovani vite muoiono annegate o soffocate come topi in trappola nella speranza di sopravvivere ad un destino funesto, fuggendo dalla miseria e da guerre nate in gran parte per le responsabilità diretta di paesi occidentali che per curare i propri interessi economici finanziano colpi di stato e false rivoluzioni colorate, lasciando strada a fondamentalismi religiosi o favorendo l’avanzata di gruppi di stampo neonazista?

“Come fate a gioire con tale intensità per il sequestro di merce falsa quando non riuscite a preoccuparvi minimamente dell’involuzione morale e culturale di un popolo, quello italiano, che imposta ormai i propri rapporti sociali in base alla marca e al modello di cellulare o al capo di abbigliamento indossato? Come fate a non preoccuparvi per come camperanno questi giovani uomini e donne e le loro famiglie nelle terre d’origine una volta che non potranno più vendere le loro mercanzie mentre riuscite a preoccuparvi che l’asinello Pinpon sia sottratto ai maltrattamenti del suo padrone perché possa vivere meglio?

“Come fate a non capire che chi preferisce rischiare di morire annegato per avere una possibilità di sopravvivere ha motivazioni che anche noi italiani abbiamo scolpite nel profondo della nostra memoria ma che abbiamo rimosso troppo velocemente, proprio quando i nostri giovani iniziano a trovarsi di fronte, di nuovo, alla necessità di abbandonare il nostro paese in cerca di lavoro e prospettive migliori, proprio le stesse prospettive che cercano quei ragazzi a cui oggi volete sia data la caccia?

“Oggi ognuno di noi è di fronte ad una scelta: può far finta di niente e scaricarsi dalla coscienza le vite di molti nostri simili oppure fare il possibile, tutti insieme, cittadini, forze politiche e amministrazioni locali, con le poche risorse a disposizione e nelle difficili condizioni date, per provare a mitigare un fenomeno di dimensioni bibliche che porta migliaia di persone dal sud al nord del mondo per un solo motivo, il più importante: il desiderio di vivere.

“In ogni caso, in questa battaglia i comunisti sanno da che parte stare: dalla parte degli ultimi e di chi oggi cerca una speranza di vita migliore dentro e fuori i propri paesi di origine”.

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ultimo aggiornamento: 03-07-2014


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